Museo Correr

Museo Correr

Patrimonio

Incunaboli e libri antichi

La Biblioteca conserva 753 incunaboli, la maggior parte provenienti dalle raccolte Cicogna e Correr. Tra questi si segnalano per particolare rilevanza un frammento della Bibbia di Gutenberg, l’edizione del 1493 della Cronaca di Norimberga, l’Apocalissi di S.Giovanni con le xilografie di Albrecht Dürer del 1498, alcune importanti edizioni dei prototipografi come Giovanni e Vindelino da Spira, i preziosi esemplari di Nicholas Jenson e Aldo Manuzio, l’esemplare unico dei Miracoli della Santissima Croce della scuola di S. Giovanni Evangelista.
Raro esemplare del Kalendarium del Regiomontano stampato ad Asburgo da Ehrard Ratdolt nel 1489.

La Biblioteca conserva circa 7500 cinquecentine oggetto di un recente recupero catalografico in SBN. Si distinguono per varietà di luoghi di pubblicazione e aree disciplinari: alle opere di calligrafia e geografia, si affiancano edizioni di carattere religioso tra le quali si segnala una raccolta di pregio degli Officia della Beata Vergine Maria stampati all’ inizio XVI secolo a Parigi da Thielman Kerver e Simon Vostre.
Sono presenti inoltre importanti opere legate al periodo della Riforma e Controriforma tra cui rarissimi opuscoli di Pier Paolo Vergerio il Giovane, Erasmo da Rotterdam e Bernardino Ochino. Un nucleo di particolare interesse, non tanto per la rarità delle singole opere che lo compongono quanto piuttosto per la varietà di edizioni legate a una stessa tematica, riguarda le opere di architettura. Le cinquecentine di provenienza Cicogna riflettono il suo interesse per la storia di Venezia e per lo studio critico-linguistico sull’opera di Boccaccio che lo spinse a raccogliere e annotare una vasta serie di edizioni dello scrittore certaldese. Di sicuro interesse la raccolta di romanzi cavallereschi, donata nel 1877 da Ruggero e Silvestro Bandarin, stampati in Italia, soprattutto a Venezia da Michele Tramezzino, Altobello Salicato e Lucio Spineda, tra la metà del Cinquecento e i primi decenni del Seicento come traduzione di quel ciclo di romanzi in voga nella penisola iberica a partire dal XVI secolo, iniziati con l’Amadis di Gaula. Si tratta di opere poco conosciute e scarsamente presenti nelle biblioteche italiane, di recente oggetto di uno studio approfondito da parte dell’Università degli Studi di Verona, che a queste opere ha dedicato un progetto di ricerca denominato “Progetto Mambrino” dal nome del primo traduttore di questi romanzi.

Le notizie bibliografiche relative ai libri antichi sono disponibili sul sito:
http://polovea.sebina.it/SebinaOpac/Opac

Le notizie sulle provenienze degli incunabili sono disponibili sul sito:
http://www.cerl.org/resources/mei/main