Museo Correr

Museo Correr

SARGENT AND VENICE.

John Singer Sargent

John Singer Sargent nasce a Firenze nel 1856, secondo figlio del chirurgo americano Fitzwilliam Sargent (1820-1889) e di Mary Newbold Singer (1826-1906), donna colta, appassionata d’ arte e di letteratura, proveniente da una agiata famiglia di Filadelfia. La coppia ha lasciato l’America nel 1854, dopo la prematura morte della primogenita Mary di soli due anni, per cercare nel clima mediterraneo un giovamento alle cattive condizioni di salute della signora Singer. L’incertezza dei tempi immediatamente precedenti la guerra di secessione americana (1861-1865) induce i genitori a educare John in Europa. Egli trascorre dunque l’infanzia tra le più affascinanti città europee, in un ambiente cosmopolita, incoraggiato dalla madre alla pratica pittorica già in giovanissima età. Cresce tra l’Italia, la Francia, la Spagna, la Svizzera e la Germania, parla quattro lingue, coltiva la lettura e lo studio del pianoforte e delle arti figurative. A Firenze, nel 1873, si iscrive all’Accademia di Belle Arti. Nella primavera del 1874 si trasferisce a Parigi, capitale indiscussa dell’arte moderna e imprescindibile trampolino di lancio per chiunque intenda intraprendere la carriera di artista, presso l’atelier di Charles-Emile-Auguste Carolus-Duran, noto ritrattista, il cui approccio all’insegnamento, caratterizzato da una diretta applicazione pittorica di luci ed ombre, formerà le basi del suo stile. Contemporaneamente prepara l’esame d’ingresso all’Ecole des Beaux-Arts. Nel 1876 conosce Claude Monet di cui diviene amico; nello stesso anno compie il primo viaggio negli Stati Uniti. Ritornato a Parigi per continuare gli studi, trascorre l’estate in Bretagna nella città di Cancale, dove applica la tecnica di Carolus-Duran per ritrarre persone al lavoro all’aperto. Nel 1877 espone per la prima volta al Salon parigino col ritratto di un’amica di famiglia, Fanny Watts; nello stesso anno lavora col maestro alla decorazione murale del soffitto del Palais du Luxembourg. Nel 1878 esegue Oyster Gatherers of Cancale (ora custodito alla Corcoran Gallery of Art, Washington, D.C.), con cui vince una menzione speciale al Salon. Questo successo ne decreta la fama a Parigi. Nel settembre si reca a Napoli e poi, per un breve soggiorno, a Capri dove dipinge una serie di studi di Rosina Ferrara; tra questi Ragazza di Capri viene esposto alla Society of American Artists di New York. Nel 1879 compie diversi viaggi-studio interessandosi all’arte dei maestri del passato. In inverno è, ad esempio, in Spagna dove studia Velázquez, mentre nel settembre è a Venezia, che descrive con le sue calli buie, gli interni decadenti e le donne misteriose e inafferrabili. A questi anni risalgono alcuni ritratti di grande freschezza, tra i quali la vivida immagine di Vernon Lee, sua cara amica fin dalla giovinezza, esposta a Parigi alla Galerie Georges Petit insieme a quattro studi veneziani. A Parigi acquista all’asta nel 1884 due schizzi di Eduard Manet, poi si reca a Londra. L’amico Henry James. cui deve l’introduzione nei circoli londinesi, influenzerà non poco il lavoro di Sargent e l’introspezione psicologica dei suoi ritratti. Lo stesso anno espone al Salon il famoso ritratto di Madame X (ora al Metropolitan Museum of Art di New York), alias Madame Virginie Amélie Avegno Gautreau, bellissima e facoltosa donna dell’alta società parigina. Il ritratto, originariamente intitolato con il vero nome della signora, suscita un tale scandalo da compromettere seriamente la sua carriera a Parigi e indurlo a lasciare la capitale francese per stabilirsi a Londra, dove si imporrà rapidamente come ritrattista. Durante l’estate del 1885 si ferma a dipingere a Broadway, un piccolo villaggio nel Worcestershire, in Inghilterra. Qui esegue Carnation, Lily, Lily, Rose (ora alla Tate Gallery di Londra), opera che, presentata alla Royal Academy nel maggio del 1887, colpisce per i suoi colori luminosi e per la qualità decorativa. Nel 1885 fa la prima di una serie di visite a Monet nella sua casa di Giverny, mentre, nello stesso periodo, cresce il suo interesse per la pittura en plein air e decide di trasferirsi nel vecchio studio del collega Whistler, conosciuto a Venezia alcuni anni prima. Dopo il soggiorno a Londra, dove dipinge sul Tamigi, si sposta in America preceduto da una intrigante presentazione di Henry James apparsa sulla stampa statunitense che, assieme ai buoni auspici di artisti e architetti conosciuti durante il soggiorno a Parigi, gli procura importanti commissioni. Il 1888 è l’anno della sua prima personale a Boston che riscuote un successo trionfale, mentre su “Art Journal” appare un articolo a lui interamente dedicato. Monet gli fa visita nell’ottobre a Londra. Nel 1890 espone alla Expo Universelle, è insignito della carica di ‘Chevalier de la Légion d’Honneur’ e riceve l’incarico per la decorazione murale della Biblioteca Pubblica di Boston. Questo ciclo di pitture, dedicato alla storia della religione, dal paganesimo all’ebraismo alla nascita del cristianesimo, è il primo di tre grandi commissioni pubbliche che lo impegneranno per più di un trentennio, fino alla morte nel 1925. Inizia nel frattempo una serie di lunghi viaggi di ricerca e di ricognizione formale sull’arte del passato che lo conducono in Egitto, Grecia, Turchia, Siria, Spagna e ancora in Italia. Nel 1897 è eletto alla Royal Academy di Londra; nello stesso anno diviene membro della National Academy di Design di New York ed è ormai il ritrattista più ambito dell’establishment anglosassone. Nel 1898 è a Venezia. Al febbraio 1899 risale la sua seconda personale a Boston e, nel 1903, prosegue in questa città l’installazione del ciclo murale. Stanco del ritratto ma, soprattutto, potendo ormai contare su una più che solida sicurezza economica, Sargent decide di dedicarsi a una più libera sperimentazione pittorica. Riprendono a pieno ritmo i viaggi di studio e di ricognizione: nel 1901 la Norvegia, nel 1905 la Palestina, nel 1903, 1908 e 1912 la Spagna e poi ancora e sempre l’Italia. Adesso sono giardini e vedute montane ad attirare il suo sguardo: i parchi, le statue le fontane raccontano della sua mai tramontata passione per l’arte rinascimentale e manierista; le valli, i sentieri, i ruscelli, colti da angolature audaci e strutturati da potenti effetti di luce rivelano il desiderio di impadronirsi dei più sfuggenti spazi aperti della pittura en plein air. La tecnica dell’ è ora il mezzo più indicato a catturare e restituire l’immediatezza della sensazione ottica. A partire dal 1904 partecipa regolarmente alle esposizioni della Royal Water-Colour Society di Londra; nel 1909 il Brooklyn Museum acquista ben 83 dei suoi acquerelli; nel 1912 è il Museum of Fine Arts di Boston a comprane un lotto di 45 mentre nel 1915 il Metropolitan ne acquista un gruppo direttamente da lui. Nel 1907 il Re Edoardo VII lo propone alla carica di cavaliere, titolo che non acquisisce soltanto perché non è cittadino britannico mentre dalle maggiori università consegue lauree ad honorem. Tra il 1916 e il 1918 è a Boston dove riceve l’incarico per la decorazione della rotonda del Museum of Fine Arts. Durante questo soggiorno accetta, dopo circa un decennio, di eseguire il ritratto del magnate del petrolio John D.Rockefeller e del presidente della Croce Rossa Woodrow Wilson, ma la sua concentrazione va tutta alle grandi commissioni ufficiali e a commemorazioni pittoriche della Grande Guerra. Nel marzo del 1925 termina il ciclo murale di Boston. La mattina del 15 aprile, dopo una cena di commiato con alcuni vecchi ed intimi amici organizzata dalla sorella Emily a Londra, viene trovato morto nel suo letto in Tite Street. Il 3 novembre il Museum of Fine Arts di Boston gli dedica la prima retrospettiva.