Museo Correr

Museo Correr

GIORGIO VIGNA, NATURE DI VETRO. Opere per Venini.

Percorso

Dal reale all’immaginario al virtuale, un percorso d’acqua, di fuoco e di vento che si rincorre circolarmente. Il vetro trasparente di Murano diventa acqua di sorgente ghiacciata che ingloba minerali lucenti.

Prende forma di vaso per accogliere fiori d’acqua e di fuoco, creature mutevoli generate da fondali immaginari. Nascono così i pezzi unici fuochi d’acqua, dove il processo di lavorazione del vetro è colto nel suo stato nascente, prima che vi intervengano i virtuosismi dei colori e delle forme. L’attimo incandescente dell’origine si avvinghia sul rame degli steli, trasfigura l’argento e il rame, viene catturato e reso immobile nel tempo, ghiacciato in una fissità irreale e sorprendente.

Nell’installazione sassi il liquido si condensa in pietre d’acqua, striate di metallo sottratto alla roccia. I ciottoli si accumulano, formando una misteriosa collina trasparente, una sorta di tumulo archeologico dell’immaginazione. E ancora, l’acqua si colora d’azzurro e interagisce con il corpo nei pezzi unici gorgoglio e acquaria, dove il momento fuggevole del tuffo si fissa nella materia e diventa una spumeggiante gorgiera marina o un lembo d’acqua che circonda il polso come una sfoglia di memoria condensata.

Poi avvolge il collo al ritmo delle stagioni, con i pezzi unici germinal (primavera), messidor (estate), brumaire (autunno), nivôse (inverno): un rivolo di vetro trasparente, un fascio di raggi di sole arancio, un bosco di vetro verdeambrato, una cascata di ghiaccio. Gioielli reali che avviano un percorso virtuale.

Irradiandosi nella rete, generano gli e-jewels, gioielli virtuali che si moltiplicano galleggiando in internet. Gli e-jewels si possono scaricare, stampare, assemblare liberamente secondo l’estro di ciascuno. Nella navigazione, acqua, fuoco e vento ritrovano la loro naturale mobilità, nuovamente pronti ad assumere qualsiasi forma.

Il percorso di nature di vetro diventa così un anello aperto sui molteplici punti di fuga dell’immaginazione.