Fernand Léger nasce nel 1881 ad Argentan, in Normandia. Dopo un apprendistato di architettura a Caen, nel 1903 entra nella Scuola di arti decorative a Parigi.
Nel 1908, dopo aver distrutto la maggior parte delle sue prime opere, inizia ad elaborare uno stile personale, influenzato dal cubismo di Picasso e dalle frequentazioni con gli esponenti più in vista dell’avanguardia europea, come Robert Delaunay, Jacques Lipchitz e Juan Gris.
Nel 1914 viene mobilitato sul fronte della Prima Guerra Mondiale a Ardennes e Verdun, un’esperienza che lo segnerà per tutta la vita. Fernand Léger conquisterà via via una cifra del tutto personale e, a partire dal primo dopoguerra, s’impone sulla scena dell’arte come un grande architetto della pittura e il suo “realismo”, al passo con la vita urbana, diviene indubbiamente l’esito tra i più interessanti della contaminazione tra le diverse forme d’arte e il linguaggio dei primi mass-media.
Alla fine della guerra si occupa di pittura, composizioni murali, arazzi, mosaici, sculture, ceramiche; collabora a scenografie e a costumi di spettacoli teatrali; nel 1924 produce il film d’avanguardia “Ballet mécanique”. Lavora anche per il balletto: suoi sono costumi e scenografie di “La creation du monde“ di Darius Milhaud.
La sua arte raccoglie successi attraverso diverse esposizioni in Francia, Svizzera e Stati Uniti. Tra il 1940 e il ‘45 si trasferisce a New York, dove realizza anche diverse gigantesche pitture murali.
Muore il 17 agosto 1955 a Gif-sur-Yvette, in Francia.