Lawrence Carroll è un artista americano di origine australiana, nasce infatti nel 1954 a Melbourne. La sua fama non è esplosa improvvisamente grazie ad uno stile eccentrico, o al favore di un critico potente, o sulla scia di qualche fenomeno di moda, ma è maturata passo dopo passo negli anni con riconoscimenti sempre più vasti e prestigiosi. Il curriculum di Carroll si rivela come la progressiva e solida affermazione di un’artista attraverso tappe critiche fondamentali e scelte collezionistiche particolarmente alte. Nel 1987 Carroll debutta nei musei esponendo al Bronx Museum di New York e nel 1990 al Musée des Beaux Arts di Bruxelles, il suo riconoscimento ai vertici dell’arte contemporanea avviene nel 1992 con la partecipazione alla IX Documenta di Kassel. Nel 2005 Carroll è invitato nuovamente a Kassel, come uno dei più eminenti artisti, in occasione della mostra celebrativa dei 50 anni di vita della celebre quadriennale di arte contemporanea. L’incontro, all’inizio degli anni Novanta, con il collezionista Giuseppe Panza di Biumo è per Carroll un’altra tappa fondamentale. Panza ne acquista sistematicamente le opere e le espone nell’ambito della sua collezione. Inizia così per l’artista la possibilità di confrontarsi con spazi architettonici antichi di grande qualità, come Villa Panza a Varese (dove nel 2005 realizza una mostra nell’ambito del programma del FAI di esposizioni di maestri contemporanei della collezione Panza, iniziata con Dan Flavin e destinata a proseguire con l’Espressionismo Astratto Americano), il Palazzo Ducale di Gubbio, il Palazzo della Gran Guardia di Verona, la Karmelitenkirche di Monaco, la chiesa sconsacrata di S. Agostino a Bergamo. Opere di Carroll sono trattate da importanti gallerie internazionali, come Gian Enzo Sperone e Ace a New York, Buchmann a Colonia, Xavier Fiol in Spagna, Lo Studio la Città a Verona, Trisorio a Napoli, Fumagalli a Bergamo…e suoi lavori fanno parte delle collezioni permanenti di oltre quindici musei in tutto il mondo, dal Guggenheim di New York al Museum of Contemporary Art di Los Angeles, dal Municipal Museum di Tokio al MART di Rovereto. Da segnalare inoltre la esposizione di sue grandi tele nell’atrio dell’Università Bocconi di Milano.