Museo Correr

Museo Correr

800 Disegni inediti dell'Ottocento Veneziano.

Progetto

La collezione dei disegni dell’Ottocento veneziano del Museo Correr è una delle più ampie nel panorama della grafica di quel secolo. Si tratta di svariate centinaia di fogli di differente qualità e natura che – forse oscurati dalla celebrità dei disegni settecenteschi massicciamente presenti nelle collezioni del Correr – non hanno mai avuto l’attenzione che avrebbero meritato, rimanendo a lungo considerati un patrimonio ‘minore’ e prevalentemente utilizzati a scopo documentario. A poco a poco, però, è emersa l’eccezionale importanza di questi fondi sotto molteplici punti di vista.

Nell’ambito del programma di valorizzazione dell’immenso patrimonio delle collezioni, la Fondazione Musei Civici di Venezia ne presenta con questa mostra al Correr una vasta rassegna. Sono opere in grandissima parte inedite, dovute ad autori come Caffi, Pividor, Giacomo Guardi, Moro, Bosa, Vervloet e altri. Curata da Giandomenico Romanelli, Filippo Pedrocco e Andrea Bellieni, la mostra si snoda tra il Salone d‘onore e la vasta area espositiva al secondo piano del museo. Presenta opere d’argomento veneziano o concepite e realizzate a Venezia, a proposito di Venezia, o ispirate alla città e ai suoi aspetti monumentali e sociali come soggetto di esercitazione o di risonanza poetica. Alla mostra è abbinato un album guida, edito dalla Fondazione Musei Civici di Venezia, mentre è in programma la catalogazione scientifica dell’intera collezione.

Sorprendente la Venezia che emerge dai disegni ottocenteschi del Correr: insieme moderna e antica, distratta e sofferente, segreta e arcinota, rivela i nervi e i muscoli di un corpo piagato ma non piegato, vitale, dinamico. Soprattutto vi si registra l’irruzione di realtà, di vero oltre la retorica e il rimpianto, oltre la nostalgia e il lamento. Una Venezia insolita e piena di fascino negli anni di Ruskin e dei primi grandi e controversi progetti di restauro, delle affermazioni di un turismo alla ricerca di sensazioni diverse dal grand tour illuminista. E’ una stagione fatta di studio e di ricerche; un Ottocento affamato di storia e d’industria, contraddittorio e fragile, insicuro e volitivo. Moderno, insomma.

Intorno alla mostra sono previste attività didattiche e di approfondimento, a cura dei Servizi Educativi.