La mostra propone circa 90 opere (66 dipinti e 15 acqueforti) provenienti da collezioni europee e americane – tra cui il celebre ritratto della Regina d’Inghilterra, prestato per la prima volta dalle Collezioni Reali – che tratteggiano oltre 50 anni di sviluppo di un intenso percorso artistico, lungo il quale le direzioni si sono modificate, le attitudini sono maturate, i sentimenti sono cambiati, mantenendo un costante motivo d’ispirazione, e cioè l’indagine sull’unicità dell’individuo e sul particolare. Nell’enfatizzazione di ciò che potremmo chiamare prossimità appassionata essa inoltre differisce sostanzialmente dalla mostra della Tate. In questo contesto, l’insieme del percorso è caratterizzato, tra l’altro, da una straordinaria varietà, per significati, soggetti, misure, spaziando da lavori di piccolo formato ma grandiosi, ad altri di notevoli dimensioni ma di carattere intimo, selezionati in modo da rappresentare il meglio di Freud e dimostrare più acutamente la sua tensione verso la percezione delle cose, evitando qualunque tipo di simbolismo: “nessuna sensazione va esclusa” ha detto. E infatti il potere enorme d’attrazione della sua arte è dato non solo dal fatto di essere così sorprendentemente diretta, ma dalla capacità di commuovere. Priva di sentimentalismo e di pretenziosità, mostra noi e il nostro mondo con toccante franchezza e candore. Nipote di Sigmund, Lucian Freud è stato sempre in qualche modo associato all’idea di una capacità d’introspezione psicologica trasmessa geneticamente. In realtà egli è un artista interessato prevalentemente alle possibilità espressive della pittura, anche facendo riferimento a maestri del passato – da Tiziano, Rembrandt, Hals, a Velazquez, Watteau, Cezanne – non tanto per imitarli ma per porsi in relazione con loro in termini attuali. La tenace attenzione dedicata a qualunque cosa, dal mondo vegetale alla museruola di un cane, da un copriletto spiegazzato ai quarti posteriori di un cavallo, lo rende un unicum tra gli artisti contemporanei, capace di tramandare senza compromessi, con profonda onestà, lo scorrere della vita, così com’è.