Da Girolamo Francesco Maria Mazzola, detto il Parmigianino, Schiavone trae modelli figurativi che rende propri e soprattutto una forma di disegno pittorico che “è un aspetto fondamentale del suo contributo alla storia della pittura veneziana”.
I disegni pittorici del Meldola impressionano, ma anche nelle incisioni Andrea raggiunge vertici assoluti, dimostrando una vera passione che manterrà per tutta la vita (quasi maniacale per le numerose varianti, i ritocchi, la ricerca della precisione), sviluppando la sua ricerca di pari passo a quella pittorica, utilizzando in modo straordinario la puntasecca insieme al bulino e realizzando circa 150 soggetti declinati in più varianti di stato.
La grafica di Schiavone – per la quale, oltre a Parmigianino, egli trae spunti da molti artisti veneti e del Centro Italia – costituisce senza dubbio un momento capitale nella storia del disegno veneziano e del Rinascimento lagunare e il corpus di disegni, incisioni e stampe presentato in questa eccezionale occasione al Museo Correr svelerà la magia di un tocco unico, senza paragoni.
Tra tutte segnaliamo il “Ratto di Elena”: incisione prestata dal British Museum insieme ad altri 13 importanti lavori dell’artista, unica opera di Schiavone firmata e datata, 1547 (la sola data certa nella biografia del pittore insieme a quella della morte), e in certo senso “manifesto” della consapevolezza dell’artista di attingere e “copiare” dai grandi ma di saper rileggere e trasformare.