Museo Correr

Museo Correr

SCENOGRAFI ALLA FENICE 1792-1902.

Percorso

Inaugurato una prima volta nel 1792, il teatro La Fenice conobbe da subito stagioni molto fortunate e di grande richiamo di pubblico e critica. Anche gli allestimenti delle opere in musica poterono da subito avvalersi dei migliori autori e protagonisti sulla scena veneziana e italiana: musicisti, librettisti, virtuosi, compagnie, scenografi. Appunto nella scenografia la stagione che va dagli ultimi anni del Settecento a tutto l’Ottocento segna per la Fenice una delle più felici e creative esperienze: la scenografia neoclassica e romantica vede all’opera artisti di primissimo piano che seppero sempre accompagnare con gusto e genialità natura e caratteri delle rappresentazioni (né possiamo sottovalutare che per la Fenice furono commissionate per musicisti di grido – come Rossini e Verdi – opere importantissime nella storia della musica che qui ebbero appunto la loro prima, quali Attila, Rigoletto, la Traviata e Simon Boccanegra).

Il Gabinetto dei Disegni del Museo Correr possiede varie centinaia di studi preparatori, bozzetti ed esecutivi dei maggiori esponenti della scenografia alla Fenice negli anni appunto neoclassici e romantici. Si tratta di fogli a matita o a penna il più delle volte acquerellati, sciolti o raccolti in decine di album, riconducibili a Tranquillo Orsi, Francesco Bagnara, Pietro e Giuseppe Bertoja e alcuni altri artisti. I disegni sono di buona qualità, talvolta molto belli e gradevoli, sempre identificabili con le opere liriche di riferimento: sono – poco – conosciuti dagli esperti e del tutto sconosciuti per il grande pubblico e rappresentano quindi una novità di grande importanza e interesse. Importanti alcuni disegni settecenteschi di Francesco Fontanesi e di Pietro Gonzaga, scenografi dello spettacolo inaugurale del teatro nel maggio 1792, in prestito dalla Fondazione Cini. Con tali materiali si è provveduto a costruire il progetto della mostra che avrà luogo nel salone delle feste dell’Ala Napoleonica del Museo Correr.

L’esposizione dei disegni sarà eccezionalmente arricchita dalla presenza in sala del grande modello ligneo settecentesco del teatro La Fenice eseguito dall’architetto Giannantonio Selva per il concorso del 1790: una maquette di straordinaria qualità con le originali decorazioni in stucco.
Un ulteriore complemento alla mostra sarà costituito dalle molte decine di libretti di sala della Fenice (raccolti sin dalla prima del 1792) presenti nelle collezioni dei Musei Civici alla biblioteca della casa di Carlo Goldoni.