Curata da Marino Barovier e allestita da Daniela Ferretti, la mostra offre un vasto e interessante percorso attraverso l’opera del poliedrico artista muranese, Vittorio Zecchin, attivo a Venezia nella prima metà del XX secolo, dagli esordi pittorici agli importanti esiti nel campo delle arti applicate.

Oltre duecento le opere esposte, selezionate da un comitato scientifico che include, oltre a Marino Barovier, Attilia Dorigato, Silvio Fuso, Marco Mondi, Giandomenico Romanelli, Flavia Scotton e Carla Sonego.

L’esposizione presentata al Museo Correr intende approfondire in particolare la straordinaria esperienza di Zecchin – che certo fu una tra le personalità più affascinanti e raffinate nella Venezia del suo tempo – come artista legato alle arti applicate e soprattutto alla produzione vetraria muranese, di cui può essere considerato il primo grande designer in senso moderno, contribuendo in maniera decisiva alla sua rinascita.