Museo Correr

Museo Correr

Mostra di calligrafia LA VIA DELLA SCRITTURA

Golnaz Fathi

Nelle sue opere Golnaz Fathi combina la calligrafia tradizionale con l’espressione artistica contemporanea estendendo i confini del concetto stesso di calligrafia: pur mantenendo l’essenza visiva della parola scritta, Fathi scrive ciò che lei chiama non-scritture, ossia scritture prive di valore semantico e destinate ad essere interpretate non con gli occhi, ma attraverso il cuore. L’ispirazione per i rotoli presenti in questa mostra deriva dalla poesia di Jalal al-Din Rumi (1207-1273). Ciascun rotolo ricorda una litania, una ripetizione ossessiva di forme che vorremmo leggere, ma non possiamo così come non può leggerle l’artista, nonostante abbia avuto in mente la poesia di Rumi mentre le scriveva. Queste non-scritture sembrano essere una negazione del linguaggio codificato, l’immagine paradossale del tentativo impossibile di una reale comunicazione dell’essere.

OPERE IN MOSTRA

لقد كنت ميتًا، لقد ولدت من جديد؛ كنت أبكي، أصبحت أضحك؛ وصلت أمة الحب؛ فصرت أمة أبدية.
Ero morto, sono rinato; ero il pianto, sono diventato la risata; arrivò la nazione dell’amore; Sono diventato una nazione eterna.
I was dead, I am reborn; I was the cry, I became laughs; nation of love arrived; I became an everlasting nation.
Rūmī
2008. Tre rotoli, tela, acrilico, filo bianco cucito. 800×57 cm


 

BIOGRAFIA

Golnaz Fathi (Teheran, Iran, 1972) ha conseguito il diploma in calligrafia presso l’Associazione Calligrafica dell’Iran nel 1996, un anno dopo la laurea in Graphic Design presso l’Università d’arte Azad di Teheran nel 1995. Nello stesso anno ha ricevuto un premio come miglior calligrafa donna, una delle poche artiste ad aver studiato calligrafia in Iran ad un livello così alto.
Nelle sue opere Fathi trasferisce le forme della scrittura persiana in un linguaggio artistico personale e astratto. In quanto artista donna iraniana in un mondo moderno frammentato e dissociato, Fathi ha iniziato a perseguire da subito impulsi astratti e a scrivere testi non decifrabili, ma carichi delle emozioni e dei sentimenti che le forme stesse della scrittura trasmettono.