Museo Correr

Museo Correr

Mostra di calligrafia LA VIA DELLA SCRITTURA

Mingjun Luo

Mingjun Luo esplora soprattutto i concetti di identità e di memoria. Divisa tra la cultura cinese e quella svizzera, concepisce il suo lavoro come uno “spazio terzo”, un terreno ibrido e fertile dove sviluppa il proprio linguaggio, in un continuo movimento tra Asia e Occidente.
La sua serie Break the Character contraddice la tradizione cinese presentando ideogrammi frammentati ed esplosi fino all’astrazione. La decostruzione dei caratteri cinesi e la loro perdita di valore semantico li fa diventare astratti, pur mantenendo l’essenza della calligrafia tradizionale a inchiostro. In questo modo, tutti gli osservatori sono su un piano di parità di fronte all’opera d’arte, e le due tradizioni e identità culturali possono trovare un punto di incontro e dialogo.
Sondando contemporaneamente le sue radici e la sua identità attuale, Mingjun Luo interroga il suo rapporto con il mondo, segnato dall’esilio.
Nell’opera circolare Traces of Writing, che contiene gli ideogrammi del Daodejing, testo fondamentale del taoismo attribuito al filosofo cinese Laozi, vissuto tra il IV e il V sec. a C., l’artista scrive ideogrammi che sembrano sparire in una nebbia, sciogliendosi nell’oblio. Il testo, dice, è la sua risposta alle tracce della storia che vanno e vengono, false e reali, imprevedibili.


 

BIOGRAFIA

Mingjun Luo, (Nanchong, Cina, 1963) ha studiato pittura a olio all’Accademia di Belle Arti di Hunan tra il 1979 e il 1983. Appassionata di storia, letteratura e filosofia occidentali, dal 1987 si trasferisce in Svizzera dove, animata da un profondo senso di nostalgia per il paese natale, riscopre la pittura a inchiostro e la calligrafia cinese, che pratica quotidianamente. Fondendo le tradizioni cinesi con le forme dell’arte contemporanea occidentale, inizia a decostruire i tratti degli ideogrammi e a riscrivere le parole, giungendo all’astrazione pur conservando l’essenza autentica della scrittura. In questo modo, tutti gli osservatori si trovano su un piano di parità di fronte all’opera d’arte, e le due tradizioni e identità culturali possono trovare un punto di incontro e dialogo.