Museo Correr

Museo Correr

IL TERRITORIO NELLA SOCIETA' DELL'INFORMAZIONE. Dalla cartografia ai sistemi digitali.

Sezione III

Questa sezione racconta la trasformazione avvenuta negli anni settanta in Italia con l’istituzione delle Regioni. Ad esse vengono infatti da allora trasferite da parte dello Stato molteplici competenze sul governo del territorio e i suoi sviluppi. L’esposizione è focalizzata sull’esperienza della formazione della Carta Tecnica Regionale della Regione del Veneto, che per questa mostra ha reso disponibili risorse, materiali e una vasta documentazione. In concerto con l’Istituto Geografico Militare, è stato possibile l’allestimento di postazioni che permettono al pubblico di sperimentare direttamente alcuni momenti determinanti delle fasi di produzione della cartografia. La scansione cronologica inizia dalla fotogrammetria aerea per concludersi con l’esemplificazione della nuova produzione: la cartografia numerica, le banche dati territoriali e le loro applicazioni ed usi. Particolare rilievo viene dato alla documentazione fotografica e cartografica, derivata dall’impiego delle nuove metodologie e tecnologie.

La Carta Tecnica Regionale 1:10.000. La Regione del Veneto ha avviato, a seguito della Legge Regionale 16 Luglio 1976 N.28, un progetto per la cartografia tecnica regionale del territorio di propria pertinenza. Tale progetto prevedeva la realizzazione di cartografia alle scale di 1:5.000 e di 1:10.000. Nella sala è esposto il mosaico di 56 Sezioni alla scala 1:10.000 della Carta Tecnica Regionale relative al territorio del Cadore, da Cortina d’Ampezzo a Sappada, ove trovano rappresentazione le più alte cime della Regione: il Monte Cristallo, le Tofane, il Monte Pelmo e il Monte Antelao. La formazione di questa cartografia risale alla metà degli anni ’80 e all’inizio degli anni ’90, e risulta quindi eseguita con diverse modalità di disegno: la parte centro-orientale è stata realizzata infatti “a tratto”, prima dell’applicazione delle nuove tecnologie informatiche, mentre la parte occidentale è stata realizzata invece con le procedure proprie della cartografia numerica. Sono esposti inoltre alcuni dei semielaborati del processo di formazione della cartografia tradizionale relativi alla Sezione n. 029140 – Monte Pelmo, e cioé il modello stereoscopico orientato degli aerofotogrammi relativi, la minuta di restituzione su foglio lucido, la minuta di ricognizione, con le indicazione della toponomastica, e il disegno originale finale eseguito a china su supporto acetato plastico.

La Carta Tecnica Regionale 1:5.000 e le sue applicazioni. Il processo di formazione della moderna cartografia scientifica consente la rappresentazione del territorio senza alcuna soluzione di continuità e nella sua elaborazione computerizzata presenta delle modalità operative atte a superare anche quel limite fisico evidenziato dal mosaico presentato nella sala precedente. La Carta Tecnica Regionale Numerica alla scala 1:5.000 è oggi disponibile per tutto il territorio della Regione del Veneto, e può essere gestita, nei limiti della potenzialità dei software applicativi e delle capacità di memoria dei singoli computer, in un unico sistema di banche dati. La grande vela in esposizione è l’allegoria di questa nuova dimensione fisica dell’informazione territoriale “in continuo” e costituisce il risultato di un mosaico di circa 324 Elementi della cartografia regionale alla scala di 1:5.000 aventi uniformi caratteristiche tecniche ed informative.

Le Foto Aeree dei Centri storici del Veneto. Tra il 1987 e il 1989 la Regione del Veneto ha realizzato il rilievo aerofotografico dei Centri storici urbani veneti più significativi. Ogni area interessata è stata oggetto di uno specifico piano di volo che ha poi generato una o più strisciate di fotogrammi alla scala media 1:3.000, eseguite con materiale sensibile in bianco e nero od a colori, utilizzabili anche per una eventuale restituzione fotogrammetrica atta alla formazione di piani topografici alla scala di 1:500. Il pannello in esposizione presenta 100 fotogrammi diversi che illustrano, però solo parzialmente, il territorio degli altrettanti Centri storici rappresentati.

Il Centro storico di Cittadella. L’ingrandimento fotografico delle dimensioni di 1mx1m rappresenta il Centro storico di Cittadella, città murata a nord di Padova, e costituisce l’immagine di un fotogramma aereo eseguito con le medesime modalità tecniche adottate per la presa dei fotogrammi degli altri centri storici. Il piano di ripresa ha consentito di cogliere l’intero anello delle mura al centro del fotogramma e consente, quindi di evidenziare alla scala 1:750 sia i particolari che l’intera struttura urbana.

Dalla cartografia numerica al geodatabase. Il DB 25 di Monselice. La struttura informativa della Carta Tecnica Regionale. La presentazione filmata illustra le strutture informative della cartografia regionale numerica ove sono evidenziate le “Codifiche della Carta Tecnica Regionale Numerica” con l’articolazione dei dati territoriali in livelli informativi (Edifici, Viabilità, Idrografia, Vegetazione ecc…), livelli funzionali (assi e nodi), e livelli di servizio (campiture e simbologie). All’interno di ciascun livello, gli oggetti/entità territoriali sono organizzati dai codici che individuano il contenuto informativo, mentre attraverso il sistema di coordinate cartografiche piane se ne descrive la struttura geometrica e la relativa ubicazione geografica (georeferenziazione).

La Carta Fisica del Veneto: il geodatabase. La rappresentazione della Carta fisica del Veneto, esposta in questa sala, è il risultato dell’integrazione dell’insieme dei contenuti delle banche dati territoriali le cui tematiche sono state opportunamente elaborate in ambiente GIS. La carta è rappresentata alla scala 1:100.000, ed è stata formata a partire dalla geomorfologia del territorio derivata attraverso il DTM (Digital Territorial Model) elaborato dalle curve di livello della cartografia topografica alla scala di 1:25.000. Ad essa sono stati poi sovrapposti il sistema delle reti della viabilità stradale e ferroviaria, individuato dagli assi e nodi raccolti dalla cartografia 1:50.000; la rete idrografica individuata dagli assi e nodi della banca dati costituta per le Acque pubbliche descritte dalla Carta Tecnica Regionale alla scala 1:10.000; le tematiche delle aree urbanizzate, derivate, per la componente geometrica, dalla Carta Tecnica Regionale alla scala 1:5.000, e per la componente descrittiva dalla banca dati del progetto Corine Land Cover; e la toponomastica riferita dalla cartografia topografica alla scala 1:50.000 integrata dalle informazioni riferite dalla Carta Tecnica Regionale alla scala 1:5.000.

Gli usi della Carta Tecnica Regionale Numerica. I filmati illustrano alcune applicazioni delle banche dati della Carta Tecnica Regionale Numerica sviluppati all’interno ed all’esterno della amministrazione regionale. L’esplorazione del modello tridimensionale, elaborata dalla Direzione regionale per l’Urbanistica della Regione del Veneto, è il risultato ottenuto dalla sovrapposizione al DTM (Digital Territorial Model) delle cartografie storiche e delle foto aeree, opportunamente georeferenziate (rendering), elaborazione che consente di compiere esplorazioni virtuali e specifiche indagini territoriali. L’evoluzione del territorio, elaborata dalla Direzione regionale per l’Urbanistica, ha permesso il raffronto e l’analisi della componente temporale del territorio attraverso l’utilizzo di cartografie e foto aeree storiche, e tramite una serie di dissolvenze dei fotogrammi sono stati evidenziati i vari stadi evolutivi del territorio. La Gestione del Piano Regolatore Generale Comunale, elaborata dal Comune di Cortina d’Ampezzo (BL), fornisce un esempio sull’uso dei GIS applicati alla gestione degli strumenti urbanistici degli Enti locali. Sulla base della Carta Tecnica Regionale Numerica, sono stati individuate e georeferenziate le zonizzazioni del Piano Regolatore Generale e ad esso sono state associate le informazioni delle relative banche dati territoriali: il sistema che ne deriva consente, attraverso semplici operazioni, di ottenere un’interfaccia grafico e l’accesso in rete da parte degli interlocutori.

Il Database DB25 derivato: la carta di Monselice. Il database DB25 di Monselice, di cui è presentata la stampa della cartografia alla scala di 1:25.000 edita dall’IGM, è stato elaborato sulla base di un’intesa tra l’Istituto Geografico Militare e la Regione del Veneto. Il documento ha un carattere storico poiché per la prima volta lo stesso Organo Cartografico della Stato ha utilizzato i dati di una cartografia regionale alla scala 1:5.000 per derivarne un proprio data base e la cartografia alla scala 1:25.000.

Venezia. In questa sala sono esposte alcune particolari applicazioni di gestione di sistemi informativi territoriali, in uso presso gli Enti territoriali, presenti nel Comune di Venezia.