Museo Correr

Museo Correr

SARGENT AND VENICE.

Percorso

Sala 1

Head of a Venetian Model, ca. 1880–81 (acquerello su carta)
Collezione privata
Questo sensuale studio ad acquerello di una giovane modella bruna è reso con grande libertà e immediatezza. La testa è finita ma lo scialle corallo è dipinto a pennellate larghe ed enfatiche. Il colore dello scialle e il rosso vivo delle labbra della modella sono ripresi dai tocchi delicati di rosa dello sfondo.

The Onion Seller, ca. 1880-82 (olio su tela)
Museo Thyssen-Bornemisza, Madrid
Una ragazza in blusa e gonna bianca e scialle nero incrociato se ne sta con una collana di cipolle sulla spalla sinistra e un mazzetto di fiori nella mano destra. È dipinta in modo realistico, ma non vi è nulla di pietoso nel modo in cui si affronta allo spettatore, col suo sguardo candido e inquietante. Il dipinto è dedicato ad Abel Lemercier, un medico che era stato padrone di casa di Sargent a Parigi nei primi anni Ottanta.

Woman in a Gondola, ca. 1880-81 (acquerello e matita su carta)
Collezione privata
Una giovane donna distesa in gondola, abbandonata nel sonno, è ripresa dall’alto. È la sola parte finita della composizione e, fasciata di nero, figura di ineffabile grazia e mistero, sembra fluttuare in uno spazio surreale.

A Venetian Woman, ca. 1880-81
Olio su pannello, cm 41,9 x 30,5
Collezione privata
Questo schizzo a olio con una giovane donna in gonna rosa, camicia bianca e scialle nero nell’atrio disadorno di un palazzo non identificato, può porsi in relazione ad altri misteriosi interni veneziani dipinti da Sargent tra il 1880 e il 1882. La scena in penombra è illuminata dalla luce che entra da una porta sulla sinistra attraversando il pavimento e dai riquadri luminosi delle finestre il fondo al corridoio.

An Interior in Venice, 1898
Olio su tela, cm 66 x 83,5
Royal Academy of Arts, London
Questo brano di conversazione mostra i lontani cugini di Sargent, Daniel e Adriana Curtis seduti nel salone della loro casa, Palazzo Barbaro, su Canal Grande, mentre il figlio Ralph e sua moglie Luisa – che sta versando il tè – sono in piedi sulla sinistra. La luce proveniente dalle finestre sul canale illumina le figure mentre gli oggetti – le pareti decorate a stucchi e dipinti, il lampadario di vetro, i mobili dorati – emergono dall’oscurità che li avvolge, conferendo alla scena un senso di spettrale atemporalità.

Campo Sant’Agnese, Venice, 1882
Olio su tela, cm 45,7 x 65,1
Davis Museum and Cultural Center, Wellesley College, Massachusetts, dono di Strafford Morss, in memoria della moglie, Gabrielle Ladd Morss
Sargent dipinge in campo Sant’Agnese dando le spalle alla chiesa. L’edificio di fronte a lui è l’ex monastero dei Gesuati (ora Istituto Artigianelli) e, a destra, è il sottoportico che conduce alle Zattere. Il campo è vuoto tranne per la vera da pozzo rinascimentale riccamente scolpita nel centro, con accanto alcuni secchi neri per l’acqua. Evocativa del passato, la scena è pervasa di una solitudine melanconica.

Sortie de l’église, 1880-82
Inchiostro su carta, cm 19 x 30,5
Collezione privata
Questo schizzo in penna e inchiostro è riprodotto in xilografia nel catalogo della Société internationale de peintres et sculpteurs: première exposition, aperta alla Galerie Georges Petit di Parigi nel dicembre del 1882, cui Sargent partecipa con sette opere, di cui ben quattro di soggetto veneziano. Due sono qui esposte: l’olio collegato a questo schizzo, Sortie de l’Eglise , e Street in Venice.

Sortie de l’église, Campo San Canciano, Venice, 1882
Olio su tela, cm 55,9 x 85,1
Collezione Marie e Hugh Halff Jr.
Il dipinto risale a uno dei primi viaggi di Sargent a Venezia e rappresenta un gruppo di figure in campo
San Canciano, nella zona tra SS. Apostoli e Santa Maria dei Miracoli, che appare ancora oggi, col sottoportico e il pozzo, molto simile a come Sargent lo vide. Le figure provengono da un gruppo di modelli veneziani usati da Sargent nei suoi vari viaggi in città.

Venetian Canal, Palazzo Contarini degli Scrigni e Corfu, ca. 1880–81
Acquerello e matita su carta, cm 32,4 x 23
Collezione privata
Questo acquerello realizzato durante una delle prime visite a Venezia descrive la facciata gotica di Palazzo Contarini degli Scrigni, sul Canal Grande. L’architettura è descritta con precisione, la consistenza delle pietre è resa con maestria così come la luce riflessa dall’ampio specchio d’acqua. È un’immagine di squisita freschezza, dai toni delicati nei tocchi e nella tavolozza.

Café on the Riva degli Schiavoni, Venice, ca. 1880-82
Acquerello su carta, cm 24,8 x 34,9
Collezione privata
Questa spiritosa scena di vita contemporanea è di un genere raro nella produzione di Sargent. L’ambientazione è il vecchio Caffè Orientale (sito ora occupato da un’estensione dell’Hotel Danieli) con il Ponte della Paglia, la facciata di Palazzo Ducale, la Libreria, la Piazzetta e le cupole della Salute digradanti a distanza. Le figure sedute al caffè in riva sono rese con vivaci tratti di nero e marrone.

Venise par temps gris,ca. 1882 (olio su tela)
Collezione privata
È la sola veduta panoramica della città dipinta nei soggiorni dei primi anni Ottanta. Da un punto di vista rialzato oltre il Rio dei Greci, l’artista guarda lungo la curva della Riva verso Palazzo Ducale, il Campanile e le cupole della Salute, descrivendo la vita e gli affari che si svolgono sulla strada. Il disegno è controllato ed essenziale ma fluido e le armonie tonali, la luminosità opalescente nella foschia sono rese con grande maestria.

Sala 2

Side Canal, 1880-81 (acquerello su carta)
Collezione privata
Questo delicato e suggestivo acquerello risale a uno dei primi soggiorni veneziani e riprende un rio non identificato, dipinto in leggeri tocchi di grigio, marrone, blu e verde. L’architettura è minore ma le alte mura, la stretta apertura del canale e la tavolozza sommessa creano un’atmosfera di mistero e isolamento.

Palazzo Corner Contarini dei Cavalli, ca. 1904 (matita e acquerello su carta)
Collezione privata
Questo palazzo quattrocentesco situato sul Canal Grande in zona San Luca, è ripreso in una prospettiva insolita, con l’imponente facciata, il balcone aggettante mentre le paline conficcate sul fondo del canale emergono i primo piano accentuando l’enfasi verticale della composizione.

Palazzo Grimani, ca. 1904 (matita e acquerello su carta)
Collezione privata
Il Palazzo qui è ripreso da un punto di vista ribassato all’angolo del rio di San Luca. Sargent riesce a rendere la tridimensionalità del volume e la grandiosità dell’edificio avvolto in una luce dorata.

Palazzo Grimani, ca. 1904 (matita e acquerello su carta)
Collezione privata
Dipingendo dalla sua gondola sul Canal Grande, Sargent ritrae il lato destro del Palazzo Grimani. Posizionato vicino all’edificio, sceglie come fulcro della composizione il motivo a greche che decora il basamento, reso con grande delicatezza e precisione.

Palazzo Corner della Ca’ Grande, ca. 1904 (matita e acquerello su carta)
Collezione privata
Questo singolare scorcio di uno dei palazzo più importanti di Sansovino riempie tutto lo spazio dell’immagine, con una prospettiva ardita e un’ abbagliante illuminazione sul gruppo d’angolo delle colonne sovrastate da capitelli corinzi e ionici.

The Rialto, Venice, ca. 1902-04 (matita, acquerello su carta e gouache)
Collezione privata
In questa composizione verticale Sargent vede il ponte di Rialto da un’angolazione acuta che rende la sua imponente massa aerea e inconsistente. Crea l’illusione del movimento grazie alla resa sfumata e indistinta dei marmi e all’energica azione del gondoliere che spinge la sua barca carica di prodotti verso il ponte. Questo senso di velocità è potenziato dal tocco scintillante di Sargent e dall’uso nervoso dell’impasto pittorico.

The Libreria, ca. 1906-09 (olio su tela)
Collezione privata
Questo è il solo olio che Sargent fece della Libreria e della Piazzetta ed è un saggio di grande liberà pittorica. La struttura compositiva è definita dalla gondola dell’artista posta in primo piano a sinistra e dal lungo palo isolato che taglia l’immagine a destra.

Wineshop, ca. 1903 (acquerello su carta)
Collezione privata
Questo interno di osteria mostra un giovane e un uomo più anziano che bevono appoggiati con nonchalance al bancone, dietro al quale un ragazzino travasa con attenzione il vino. I personaggi, dipinti con squisita delicatezza di tocco, sono caratterizzati con spiccata espressività. La scena è notevole anche per gli effetti della luce che si distilla sugli oggetti della stanza, ripresi con rapidi tocchi.

The Rialto, Venice, ca. 1909 (olio su tela)
Philadelphia Museum of Art, The George W. Elkins Collection, 1924
Sargent sperimenta qui un’innovativa soluzione pittorica per la rappresentazione di un sito assai noto; si concentra sul passaggio sotto l’arco del ponte e crea un contrasto tra questo buio immenso e vuoto, la facciata dorata del Fontego dei Tedeschi sulla sinistra e i luccicanti riflessi gialli delle pietre a destra, mentre il traffico quotidiano lungo il canale inserisce elementi di interesse umano nella monumentalità del disegno.

Under the Rialto, ca. 1909 (olio su tela)
Collezione privata
In questo studio sotto il ponte di Rialto è sottolineato il contrasto tra la vita quotidiana lungo il canale (il ragazzo che mangia una pesca semidisteso nel sandalo in primo piano) e l’atteggiamento dei turisti alla moda (le due donne in gondola sono la sorella di Sargent, Emily e la sua amica Eliza Wedgwood).

Venetian Wineshop, ca. 1902 (olio su tela)
Collezione privata
In questo studio di quattro donne e un uomo seduti in un’osteria, Sargent riprende, come nei suoi primi lavori veneziani, l’interesse per la vita quotidiana: ad attività ordinarie i personaggi qui raffigurati sembrano infatti intenti. L’energia pittorica deriva soprattutto dal drammatico contrasto di luce e ombra.

The Sulphur Match, 1882 (olio su tela)
Collezione Marie e Hugh Halff Jr.
È un’opera unica tra i dipinti veneziani dell’artista. Le sue piccole dimensioni e il contenuto narrativo ne suggeriscono l’ambientazione in una taverna. Il dipinto ritrae una giovane donna inclinata all’indietro in equilibrio su una sedia a ridosso del muro, mentre fissa in modo civettuolo il suo compagno, mentre questi si sta accendendo una sigaretta. Completano la scena una bottiglia di vino e – nell’angolo destro in basso – un bicchiere rotto. Moderno sia nell’accidentalità della posa che nell’atmosfera di calma intimità, è una delle rare opere veneziane datate.
Il titolo del dipinto si riferisce al fiammifero acceso tenuto dall’uomo.

Rococo Mirror, 1898 (olio su pannello)
Collezione Cheryl Chase e Stuart Bear
É lo studio scuro e misterioso di uno specchio settecentesco con cornice dorata, posto sopra una consolle decorata e dorata, in un opulento e raffinato interno di palazzo. Gli elaborati stucchi e un grande lampadario riflessi nello specchio sono resi con magistrale sensibilità pittorica, restituendo un’atmosfera di grande e suggestiva eleganza.

Studies of Venetian Male Models, ca. 1880-82 (penna su carta)
Collezione privata

Studies of Venetian Male Models, ca. 1880-82 (inchiostro su carta)
Collezione privata
Con varie angolazioni, questi schizzi a penna e inchiostro riprendono giovani modelli intabarrati in pose diverse. Sono studi preliminari per varie scene di strade veneziane che Sargent dipingerà a olio e che descrivono incontri non formali o ambigui tra giovani coppie nelle strette calli della città, come, ad esempio, Street in Venice .

Venetian Women in the Palazzo Rezzonico, ca. 1880-81 (olio su tela)
Collezione privata
Un gruppo di donne in piedi, sedute o accucciate, senza uno scopo preciso in un’ampia sala vuota. La stanza potrebbe essere il portego al secondo piano di Ca’ Rezzonico, oggiPortego dei Dipinti del museo, con la luce che penetra dalle ampie e belle finestre sul Canal Grande. È una composizione di sconcertante modernità per il senso di depressione che promana da queste figure disposte in modo apparentemente casuale e prive tra loro di alcuna connessione.

Sala 3

Zattere, Spirito Santo and Scuola, ca. 1902-04 (matita e acquerello su carta)
Collezione privata
L’artista dipinge da una gondola sul canale della Giudecca guardando a est lungo le Zattere col campanile di San Marco sullo sfondo, oltre gli alberi dei barconi. L’edificio è la Scuola dello Spirito Santo e l’arco dorato che si diparte dalla riva è probabilmente una struttura temporanea che collega la fondamenta a una barca o a un pontone che non si vedono.

Small Canal, Venice, ca. 1902-04 (acquerello su carta)
Collezione privata
Questo canale non identificato è incorniciato dall’arco di un ponte. Il canale è deserto, delineato da vecchie case con la biancheria stesa alle finestre. Un gruppo disordinato di gondole è attraccato a sinistra, mentre un sandolo isolato è legato al muro a destra. Si tratta di architettura minore, ma la luce rende dorati i muri intonacati e crea nell’acqua riflessi colorati di rosa e marrone, verde e blu.

Campo dei Gesuiti, ca. 1902-04 (acquerello su carta)
Collezione privata
Questa è una delle poche scene di vita quotidiana veneziana dipinte negli ultimi soggiorni in città. Nel campo dei Gesuiti, nella zona nord della città, vicino alle Fondamenta Nuove, Sargent si lascia alle spalle la grande facciata barocca dell’omonima chiesa e si concentra sulla vastità del campo, sui passanti, sugli sfaccendati.

Rio dell’Angelo, ca. 1902–04 (acquerello su carta)
Collezione Michael e Jean Antonello
Sargent dipinge dalla sua gondola (la cui prua occupa il primo piano a sinistra) all’incrocio tra il rio dell’Angelo e il rio di Palazzo, con la cavana di Palazzo Soranzo di fronte. In questo rio isolato succede poco ma i colori saturi usati per descrivere la gondola che entra in canale e le tonalità insolitamente forti creano una composizione affascinante.

On the Steps of the Salute, ca. 1904 (matita e acquerello su carta)
Collezione privata
È una delle numerose vedute (in tutto dodici acquerelli e tre olii) che Sargent dipinse della Basilica della Salute sul Canal Grande. L’artista – posizionato nella sua gondola – sembra non stancarsi mai del gioco di luce e di colori che la facciata barocca della basilica produce. Si tratta probabilmente di uno dei migliori acquerelli che l’artista abbia mai realizzato a Venezia.

Venice, Zattere, ca. 1902-04 (matita e acquerello su carta)
Collezione privata
Sargent dipinge dal canale della Giudecca e descrive un tratto delle Zattere con la parte bassa della Chiesa dello Spirito Santo e l’omonima scuola accanto. L’architettura e l’acqua sono resi con grande fluidità e l’effetto traslucido è sottolineato dai tocchi acquosi attraverso i quali emerge la trama del supporto. Notevoli i tocchi di luce sulle figure nere e sul palo arrugginito isolato nell’acqua azzurro pallido.

Gondoliers’ Siesta, ca. 1904 (acquerello su carta)
Collezione privata
È una veduta del Canal Grande da una gondola posizionata a breve distanza da Palazzo Contarini delle Figure. Vi si evidenzia un senso di intimità, mentre il colore ricco, saturo, applicato in larghe pennellate bagnate accresce l’inclinazione al languido riposo pomeridiano.

The Piazzetta with Gondolas, ca. 1902-04 (matita, acquerello su carta e gouache)
Collezione privata
Questa ampia veduta orizzontale con la Libreria, la Piazzetta, le due colonne gemelle di San Marco e San Teodoro (tagliato nella sommità), Palazzo Ducale e le cupole della Basilica sullo sfondo, è resa con grande fluidità pittorica. La gondola dell’artista che emerge in primo piano a sinistra conferisce alla composizione un senso di immediatezza accentuato dal mosso gruppo di gondole attraccate al molo e dalla figura bianca argutamente delineata contro l’arcata scura della Libreria.

Gondolas off San Giorgio Maggiore, ca. 1902-03 (acquerello su carta)
Collezione privata
È uno degli oltre venti acquerelli che ritraggono scene di imbarco e barche da pesca. Affascinato dalle navi e dal mare sin dall’infanzia, l’artista inizia a concentrarsi su questo soggetto durante i primi anni della sua carriera. Molte sono le opere di soggetto marino degli anni ‘80 e ‘90, ma l’amore per questo tema si riaffaccia anche dopo il 1900. Gli scafi di legno, gli alberi e le attrezzature proiettati sull’acqua increspata e i cieli circostanti lo intrigano e sebbene dipinte in pennellate larghe e sciolte, le sue opere sono accurate anche nella resa dei dettagli. In questo bellissimo studio, la Chiesa di San Giorgio Maggiore emerge sullo sfondo dalla foschia in un bagliore soffuso, con note turneriane.

Santa Maria della Salute, ca. 1906-09 (acquerello su carta)
Collezione privata
La cappella nord orientale della Basilica della Salute è ripresa in una composizione caratterizzata dall’ampio respiro dello spazio, accentuato dalla larga scalinata in primo piano, che le conferiscono un senso di serenità e quiete. Niente distrae l’occhio dalla nobiltà dell’architettura inondata di una luce calda e dorata.

On the Zattere, ca. 1902-04 (matita e acquerello su carta)
Collezione privata
È una veduta della Chiesa dello Spirito Santo e della vicina omonima Scuola, nella parte orientale delle Zattere. La chiesa rinascimentale è resa nei dettagli, con il grande portone d’ingresso, le leggiadre linee architettoniche disegnate con cura. La figura del gondoliere di Sargent, che occupa il primo piano a sinistra, rende particolarmente interessante la composizione.

Sala 4

Corner of the Church of San Stae, ca. 1913 (olio su tela)
Collezione privata
La settecentesca Chiesa di San Stae sorge sul Canal Grande ed è affiancata dal piccolo edificio dell’antica Scuola dei Battioro e Tiraoro. Sargent utilizza un particolarissimo punto di vista dipingendo da una barca ormeggiata sul Rio di San Stae perpendicolare al Canal Grande, riprendendo lo straordinario gioco della luce mattutina radente i marmi e le colonne della facciata della chiesa, contrapposti al denso rosso della piccola Scuola.

San Stae, Venice, ca. 1913 (matita e acquerello su carta)
Collezione privata
Questo acquerello non finito mostra la ricca facciata barocca di San Stae e quella assai più semplice della settecentesca Scuola dei Battioro e Tiraoro in una composizione assai simile a quella del n. 53. Anche l’enfasi verticale è simile, inducendoci a pensare che si tratti di un lavoro preparatorio per quel dipinto.

The Church of San Stae, ca. 1907-13 (olio su tela)
Collezione privata
In questo studio orizzontale della Chiesa di San Stae, la massa barocca e la ricchezza decorativa della chiesa dominano la composizione, sopraffacendo la facciata meno ambiziosa della vicina Scuola che sembra far capolino da dietro.

The Piazzetta and the Doge’s Palace, ca. 1902-07 (acquerello su carta)
Collezione privata
Per questo taglio particolare di veduta con la Zecca, la Libreria, la Piazzetta con le colonne di San Teodoro e San Marco e Palazzo Ducale, Sargent usa un acquerello fluido, descrivendo le leggiadre logge della libreria e la delicata trama gotica di Palazzo Ducale con sommaria suggestione, creando un’immagine di aerea, impressionistica luminosità.

The Libreria, Venice, ca. 1902-04 (matita e acquerello su carta)
Collezione privata
Questo frammento architettonico descrive la parte superiore della Libreria Sansoviniana, in Piazzetta con una tavolozza fresca e delicata. La composizione è tagliata: le sculture sulla balaustra superiore e la statua di San Teodoro sulla sommità della colonna sono enfaticamente troncate.

Venice, The Libreria, ca. 1902-04 (matita, acquerello su carta e gouache)
Collezione privata
É una veduta della Piazzetta ripresa dal bacino di san Marco. La Libreria sansoviniana e Palazzo Ducale sono bruscamente tagliate rispettivamente a sinistra e a destra; la Basilica di San Marco si vede aldilà della colonna di San Teodoro che si staglia appena a destra rispetto al centro della composizione. I toni freschi e pallidi dell’architettura contrastano con lo scuro e oleoso verde dell’acqua in primo piano e con i bagliori dorati della cupola della Basilica sullo sfondo.

Santa Maria del Carmelo and the Scuola Grande dei Carmini, 1910 (olio su tela)
Sharon e Jay Rockefeller
Sargent dipinge dal campo dei Carmini riprendendo uno scorcio obliquo e frammentario della facciata di Santa Maria del Carmelo, relativamente semplice, sulla destra della composizione, ponendola in contrasto con una piccola parte della Scuola dei Carmini, architettonicamente molto più elaborata. L’artista è interessato dall’esperienza visuale e dalle possibilità pittoriche che emergono da queste possibili collisioni o contrasti di stili, periodo, o dimensioni.

Behind the Salute, ca. 1904-09 (matita, acquerello su carta e gouache)
Collezione privata
L’acquerello realizzato dal canale della Giudecca rappresenta una scena di lavoro a Venezia. La prua del bragozzo occupa il piano sinistro e due imbarcazioni nere sono attraccate alle Zattere. La grande cupola e il campanile della Salute sono in parte coperti da una rete di alberi, sartie ed attrezzi che formano una complessa superficie di linee intersecate.

La Dogana, ca. 1904-07 (matita e acquerello su carta)
Collezione privata
Reso con una certa libertà, quest’acquerello mostra una scena intensamente illuminata dal sole; gli azzurri chiari del canale, del cielo e dell’abito della figura in primo piano contrastano con i bianchi accecanti della Dogana e della chiglia della barca a vela. L’artista dipinge da una gondola sul canale della Giudecca. In primo piano, il suo gondoliere riposa.

Boats, Venice, ca. 1904-09 (acquerello su carta)
Collezione privata
Varie barche bianche attraccate nella brillante luce del sole. Nella parte inferiore della composizione sono i riflessi colorati delle acque limpide e luccicanti sugli scafi delle barche mentre la parte superiore è dominata dal complesso intrico di alberi e sartie.

Venice, Sunset, ca. 1902-04 (acquerello su carta)
Collezione privata
Questo panorama sfuocato e suggestivo è dipinto dalla gondola (le forme tondeggianti e violacee in primo piano sono infatti i cuscini dello schienale dei sedili). È sera e, mentre la luce del giorno si spegne, le barche si dissolvono in una composizione sottile e quasi astratta di morbidi marroni e viola.

Sketching on the Giudecca, ca. 1904 (acquerello su carta)
Collezione privata; attualmente in prestito al National Museum of Wales, Cardiff
L’amico di Sargent, Wilfrid de Glehn e sua moglie Jane sono seduti in gondola sul Canale della Giudecca. Wilfrid disegna all’ombra di un tendalino e Sargent, che non appare nella composizione, sta disegnando anche lui. La sua presenza è suggerita dalla prua della sua gondola che appare sulla sinistra, legata a una delle lunghe cime tese in primo piano.

Scuola di San Rocco, ca. 1902-04 (acquerello su carta e gouache)
Collezione privata
É una veduta parziale della rinascimentale Scuola di San Rocco e mostra la parte inferiore di un lato dell’edificio con l’aggraziata loggia sul rio della Frescada. Il rosso intenso della muratura e il marmo chiaro della Scuola contrastano con l’acqua verdastra del canale in cui si riflettono ombre violacee.

Sala 5

Venice and Sargent. L’arco della presenza veneziana di Sargent è molto esteso, dal 1870 al 1913; più di quarant’anni che vanno dall’immediata annessione di Venezia al Regno d’Italia fino alla vigilia della Grande Guerra, durante i quali la città si trasforma profondamente: dalla miseria del dopo-annessione al bel mondo dorato del lusso, degli avventurieri internazionali; dalla città decadente, letteraria neobizantina e autunnale dei dannunziani a quella avveniristica e tecnologica dei futuristi. Luigi Nono, i Selvatico, Tito, Milesi, Bezzi; Riccardo Selvatico, sindaco, poeta e animatore culturale; Mariano Fortuny, D’Annuzio, Proust… I dipinti qui esposti da un lato documentano questo spaccato, attraverso opere assai note di alcuni protagonisti della vita artistica veneziana contemporanea a Sargent, dall’altro offrono ulteriori spunti di riflessione sul suo ruolo in città. Nel 1895, e proprio per volontà di Riccardo Selvatico, nasce la Biennale, segno e simbolo della Venezia moderna, a cui questi artisti partecipano assiduamente e ove Sargent entra dalla porta principale: è, infatti, nel Comitato di patrocinio fin dalla seconda edizione (1897) in cui espone due opere e nel catalogo ufficiale viene definito “il primo ritrattista americano” e sarà presente in Biennale con continuità fino, in pratica, alla Grande Guerra: nel 1899 (ancora nel comitato patrocinatore) nel 1901, nel 1903, nel 1907, nel 1909 e nel 1910. Una presenza ampia e un vasto credito: la Biennale lo considerava il naturale esponente di una pittura moderna e rappresentativa, praticata da un americano internazionale e cosmopolita, ma se Sargent ha lasciato il segno nella ritrattistica veneziana a lui contemporanea , ha anche, da questa, probabilmente, subito influssi e contaminazioni.